venerdì 26 settembre 2014
Assumiamo a Napoli
Si selezionano candidature entro il 10 Ottobre per prossime assunzioni per maggiori dettagli cliccate sul seguente link:
http://www.caseipotecate.it/lavora.php
martedì 22 aprile 2014
NON ESISTE VALORE SENZA TEMPO
Nello svolgimento della nostra
attività, è diventata una frase di rito. In questo periodo, poi, di estrema
tensione economica/sociale incontriamo sempre più spesso persone con problemi
economici, proprietarie di un immobile gravato da debiti non pagati.
E’ evidente che nella maggioranza
dei casi l’aspetto olistico inteso come fattore esterno all’individuo è quello
che sta portando tante persone ad avere problemi economici. Ciononostante,
soprattutto per i casi economicamente più critici, dagli studi effettuati è
emerso un comportamento comune alla quasi totalità degli individui presi a
campione, con condizioni di disagio economico rilevante.
Verificato lo stato economico e
patrimoniale con i soggetti interessati e dopo aver effettuato una analisi
attenta e rigorosa delle soluzioni, oltretutto condivisa e ritenuta da tutti
come unica possibilità per risolvere i problemi economici, gli stessi soggetti
aspettano, spostando in avanti qualsiasi decisione, perché fossilizzati da un
concetto di VALORE che hanno, che non corrisponde con la realtà del mercato.
Così si trovano di fatto a non prendere alcuna decisione, diventando prede del
proprio umore negativo, non riuscendo a fare nessuna azione, se non quella di
alimentare il proprio percorso negativo, aggiungendo il peggio al male che già
vivono. Nel frattempo, però, inesorabilmente il TEMPO continua la sua corsa,
mutando ulteriormente il “VALORE” e le potenzialità di vendita. Il TEMPO, in
questo caso ha solo peggiorato quell’ idea di VALORE prettamente soggettiva del
cliente, portandolo oggettivamente in una situazione patrimoniale peggiorativa.
Il concetto di VALORE è legato
indissolubilmente al TEMPO.
Pertanto il VALORE ha
nel suo DNA il concetto di dinamicità, di un qualcosa che cambia, che muta col
tempo. Ma tale condizione per l’ immobile non è accettata.
martedì 8 aprile 2014
Il "Dubbio" nel processo di valutazione
sabato 29 marzo 2014
Il Valore....
CHE COS’ E’ IL VALORE?
Molti cercano di disquisire del
“Valore”, ma poi mi rendo conto che non hanno percepito, il benché minimo
concetto. Di seguito riporto le parole di Oliver Holmes, che esprimono bene
il concetto e l’ immobile non fa eccezioni:
“La parola valore non è un cristallo,
trasparente e immutabile: è l’ involucro di un pensiero vivente e può cambiare
secondo le circostanze e il momento in cui e utilizzata”.
giovedì 13 febbraio 2014
Storia di V

Storia Di V non è il racconto tratto dal
film V per
Vendetta, film del 2005 diretto da James Mc Teigue, tratto dal romanzo grafico V per
Vendetta, scritto da Alan Moore e
illustrato da David Lloyd.
Bensì è la storia di un cliente che
per privacy chiameremo V. Il signor V lavora in una azienda manifatturiera, ha
una #casa di proprietà comprata anni prima con
un #mutuo, una moglie insegnate di scuola ora in pensione. Il signor V
non ha figli ma ha un nipote, quasi un figlio, che lavora anch’egli nella
stessa azienda manifatturiera.
Una vita normale, una persona a cui
mancano pochi anni per godersi la meritata pensione.
Il nipote un giorno chiede allo zio una “cortesia”, vuole
cambiare auto ma non gli accettano il #finanziamento perché ha già altri
prestiti in essere, chiede allo zio la garanzia per accedere al prestito e il
signor V sottoscrive subito, d’altronde è quasi un figlio…
Tutto prosegue bene fino al ritorno delle vacanze estive,
poi la crisi. L’azienda manifatturiera cessa la propria attività essendosi
oltretutto gravemente indebitata. Risparmiamoci tutte le difficoltà del signor
V per poter anche solo continuare a vivere. Già pagare il #mutuo e le spese
ordinarie diventa difficile con un unico introito, ciononostante riesce ad
andare avanti, con enormi sacrifici.
Dopo due anni arriva una lettera della #finanziaria che
chiede il saldo di tutte le spettanze, farcito di interessi elevatissimi, lo
0,5% meno del #tasso di #usura, altrimenti avrebbero adito alle vie legali per
il recupero del proprio credito. Il signor V chiede spiegazioni al nipote che
lo rassicura, ha già iniziato un piano di rientro. Dopo altri 2 anni e altre
comunicazioni sempre riportate al nipote che minimizza, arriva un tecnico
incaricato dal tribunale per predisporre la CTU al fine di procedere alla vendita all’#asta
dell’#immobile del signor V.
Fermiamoci qui. Questa parte della storia serve soprattutto a
capire come una persona morigerata, che ha sempre pagato i propri #debiti, possa
trovarsi in una condizione di estrema difficoltà.
La sequela di errori successivi è ancora più grave anche
perché il signor V si è affidato a dei falsi “professionisti”. Intanto il tempo
passa e quando incontro il signor V già l’immobile ha subito due esperimenti di
vendita all’#asta, entrambi andati deserti, con l’unico risultato che il prezzo
dell’#immobile ha subito un deprezzamento importante che diventerà notevole
laddove si arrivasse ad una nuova #asta. Iniziamo subito la nostra azione
lavorativa.
Valutiamo subito che l’unità immobiliare ha un valore
maggiore rispetto a quello proposto nell’ultimo bando di #asta, la cosa di per
sé non ci meraviglia, sappiamo che questa tipologia di acquirenti tende ad aspettare
che il prezzo si riduca a valori minimi rispetto al mercato di riferimento.
Strutturiamo un percorso di vendita con il signor V, attuando una strategia di vendita
che ponga attenzione alla tempistica di realizzo che deve essere immediata.
Nell’arco di 2 settimane riusciamo a trovare un acquirente
dell’immobile del signor V, acquirente bisognoso di #mutuo all’acquisto che non
potrebbe avere sull’unità immobiliare in quanto la stessa è gravata di #pignoramento.
Il nostro secondo intervento consiste nella chiusura del #pignoramento
ancora attivo, cosa che facciamo subito con nostri fondi, attraverso contratti
specifici, così l’acquirente può acquisire l’immobile ottenendo il mutuo.
Il signor V è comunque una persona segnata da questa
disavventura. Quello che gli ha procurato più sofferenza è il comportamento del
nipote. Intanto come amo ripetere ai miei clienti, almeno il problema economico
è risolto ed è un passo avanti.
Ho iniziato questo racconto citando le parole di un altro
individuo che si chiama V, la storia fantascientifica di un individuo misterioso, un rivoluzionario anarchico con il
volto sempre coperto da una maschera di Guy Fawkes,
che si oppone ad una società totalitaria e militarizzata ambientata in Gran
Bretagna.
La maschera è un simbolo di ribellione. Per chi si chiedesse
perché compaiono sempre più spesso le maschere bianche durante alcune
manifestazioni attuali, questa è la risposta.
La vera ribellione però è nelle parole, nel raccontare
storie come queste, per far giungere a coloro che vorranno ascoltare, una
possibilità.
mercoledì 12 febbraio 2014
Chi può parlare male di Noi?

La mia risposta è stata molto semplice, le persone che noi aiutiamo già vivono un forte disagio, problematiche economiche, la perdita della propria attività lavorativa, tante problematiche che nessuno mai ha voluto pubblicizzare, ne noi stessi come azienda abbiamo previsto di usarli come esempio per casi simili.
Il responsabile della società di comunicazione però mi ha detto che sarebbe utile portare a conoscenza di tutti i nostri utenti, le storie delle persone che abbiamo aiutato.
Si è creato pertanto in questi giorni un comitato interno per decidere se fosse il caso di creare dei casi aziendali che rappresentassero al meglio dei casi reali su cui quotidianamente lavoriamo.
Intanto mentre si sviluppa la decisione sulla pubblicazione dei casi aziendali, riflettevo sulle richieste del responsabile della società di comunicazione.
Spesso le aziende in generale chiedono ai propri clienti, coloro che si sono trovati bene, che hanno ottenuto vantaggi dall’operato aziendale, di scrivere delle aziende, di quotarle, di votarle in maniera positiva.
Invece io chiedo a coloro che hanno operato con noi, naturalmente che ci hanno conosciuto, se ci sono stati dei comportamenti fraudolenti, se hanno pagato solo un centesimo per qualcosa che non hanno ottenuto.
Lasceremo il post aperto ai commenti, vorrei che si creasse una comunicazione al contrario.
Avere la casella vuota dei commenti come unico vero segnale di una azienda che non produce danni al cliente.
Anzi dirò di più, visto che i nostri servizi sono gratuiti fino alla conclusione della pratica, con costi a carico del cliente solo con la risoluzione della problematica, sfido chiunque a smentirmi segnalando un pagamento effettuato per una consulenza sia tecnica che legale fatta alla nostra azienda o ad un nostro operatore.
Un ultimo appunto, commenti veri da persone che ci hanno conosciuto, non i soliti commenti dei frustrati pronti a dileggiare tutto e tutti. A questi ultimi risponderemo come è nostro costume, smascherandoli e irridendoli!
giovedì 6 febbraio 2014
LE DISTORSIONI COGNITIVE E LE LORO CONSEGUENZE
Ho ritenuto opportuno parlare di questo argomento, per le caratteristiche comuni che hanno i casi che trattiamo. Tutti, hanno in comune la netta sconfitta della Ragione, con il sopravvento delle emozioni. E questo, perché, è proprio il nostro modo di pensare che influenza le nostre emozioni e quindi come ci comportiamo.
Sicuramente il nostro cervello non è fatto per seguire sempre la logica nel trarre conclusioni, e questo non è necessariamente un male. L’agire in modo impulsivo, senza troppi ragionamenti logici, spesso è infatti alla base di meccanismi importanti di sopravvivenza.
Pertanto le distorsioni cognitive, ossia le modalità di ragionamento che non seguono la logica, sono all’ ordine del giorno. A volte sono utili, ma molte volte ci possono indurre ad amplificare i danni, facendoci stare sicuramente peggio.
Di seguito Vi elenco le principali distorsioni cognitive che spesso caratterizzano il modo di pensare che hanno alimentato e non aiutato a risolvere le problematiche in questione:
- l’ INFERENZA ARBITRARIA, che porta a trarre conclusioni in mancanza di evidenze sufficienti. Questo spiega i tanti commenti stupidi che ci hanno rivolto, senza la benché minima conoscenza del nostro operato;
- l’ ASTRAZIONE SELETTIVA, che porta a concentrare l’ attenzione su aspetti particolari della situazione in esame, tralasciandone altri. Questo condizione è molto frequente nelle fasi iniziali di una vendita, dove non vengono accolte proposte più vantaggiose perché ci si sofferma su qualche particolare della trattativa, senza vedere il suo insieme;
- l’ ECCESSIVA GENERALIZZAZIONE che porta ad adattare conclusioni derivate da eventi isolati a svariate situazioni. Un esempio tipico di tale condizione sono gli stereotipi;
- MINIMIZZARE, che tende a ridurre l’ importanza delle situazioni. Questa è la condizione che porta conseguentemente a dare poca importanza alla gestione delle tempistiche;
- PENSIERO BIANCO O NERO che tende a catalogare le situazioni in una condizione o al suo opposto. Tale condizione non aiuta certo il compromesso.
- PENSIERO CATASTROFICO, è quello che ti fa gettare la spugna e non cercare soluzioni, perché pensi che tanto tutto andrà male e non ci sarà modo di uscirne.
CONOSCENDOLI, LI POTETE EVITARE
Sicuramente il nostro cervello non è fatto per seguire sempre la logica nel trarre conclusioni, e questo non è necessariamente un male. L’agire in modo impulsivo, senza troppi ragionamenti logici, spesso è infatti alla base di meccanismi importanti di sopravvivenza.
Pertanto le distorsioni cognitive, ossia le modalità di ragionamento che non seguono la logica, sono all’ ordine del giorno. A volte sono utili, ma molte volte ci possono indurre ad amplificare i danni, facendoci stare sicuramente peggio.
Di seguito Vi elenco le principali distorsioni cognitive che spesso caratterizzano il modo di pensare che hanno alimentato e non aiutato a risolvere le problematiche in questione:
- l’ INFERENZA ARBITRARIA, che porta a trarre conclusioni in mancanza di evidenze sufficienti. Questo spiega i tanti commenti stupidi che ci hanno rivolto, senza la benché minima conoscenza del nostro operato;
- l’ ASTRAZIONE SELETTIVA, che porta a concentrare l’ attenzione su aspetti particolari della situazione in esame, tralasciandone altri. Questo condizione è molto frequente nelle fasi iniziali di una vendita, dove non vengono accolte proposte più vantaggiose perché ci si sofferma su qualche particolare della trattativa, senza vedere il suo insieme;
- l’ ECCESSIVA GENERALIZZAZIONE che porta ad adattare conclusioni derivate da eventi isolati a svariate situazioni. Un esempio tipico di tale condizione sono gli stereotipi;
- MINIMIZZARE, che tende a ridurre l’ importanza delle situazioni. Questa è la condizione che porta conseguentemente a dare poca importanza alla gestione delle tempistiche;
- PENSIERO BIANCO O NERO che tende a catalogare le situazioni in una condizione o al suo opposto. Tale condizione non aiuta certo il compromesso.
- PENSIERO CATASTROFICO, è quello che ti fa gettare la spugna e non cercare soluzioni, perché pensi che tanto tutto andrà male e non ci sarà modo di uscirne.
CONOSCENDOLI, LI POTETE EVITARE
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