Nello svolgimento della nostra
attività, è diventata una frase di rito. In questo periodo, poi, di estrema
tensione economica/sociale incontriamo sempre più spesso persone con problemi
economici, proprietarie di un immobile gravato da debiti non pagati.
E’ evidente che nella maggioranza
dei casi l’aspetto olistico inteso come fattore esterno all’individuo è quello
che sta portando tante persone ad avere problemi economici. Ciononostante,
soprattutto per i casi economicamente più critici, dagli studi effettuati è
emerso un comportamento comune alla quasi totalità degli individui presi a
campione, con condizioni di disagio economico rilevante.
Verificato lo stato economico e
patrimoniale con i soggetti interessati e dopo aver effettuato una analisi
attenta e rigorosa delle soluzioni, oltretutto condivisa e ritenuta da tutti
come unica possibilità per risolvere i problemi economici, gli stessi soggetti
aspettano, spostando in avanti qualsiasi decisione, perché fossilizzati da un
concetto di VALORE che hanno, che non corrisponde con la realtà del mercato.
Così si trovano di fatto a non prendere alcuna decisione, diventando prede del
proprio umore negativo, non riuscendo a fare nessuna azione, se non quella di
alimentare il proprio percorso negativo, aggiungendo il peggio al male che già
vivono. Nel frattempo, però, inesorabilmente il TEMPO continua la sua corsa,
mutando ulteriormente il “VALORE” e le potenzialità di vendita. Il TEMPO, in
questo caso ha solo peggiorato quell’ idea di VALORE prettamente soggettiva del
cliente, portandolo oggettivamente in una situazione patrimoniale peggiorativa.
Il concetto di VALORE è legato
indissolubilmente al TEMPO.
Pertanto il VALORE ha
nel suo DNA il concetto di dinamicità, di un qualcosa che cambia, che muta col
tempo. Ma tale condizione per l’ immobile non è accettata.